Si è tenuta a Messina, all’inizio del mese, una quattro giorni di formazione per i Responsabili e i Coordinatori di Fondazione Città Solidale. Con l’esperienza formativa si sono voluti offrire strumenti e competenze per affrontare al meglio il futuro e le difficili sfide che il territorio pone quotidianamente. È stata una full immersion intensa guidata dal docente Theofanis Vervelacis, dell’Organizzazione Confinionline, consulente e formatore specializzato in sviluppo organizzativo, governance, gestione strategica e valutazione della qualità dei servizi. Un appuntamento annuale, quello di Messina, che ha affrontato quest’anno argomenti importanti, quale la Governance e i piani strategici di sviluppo di un ente che si vuole proiettare al futuro, in maniera programmatica, cercando il giusto posizionamento nel settore socio-assistenziale in cui è impegnato da oltre venti anni. Vervelacis ha messo in evidenza come sia fondamentale per ogni ente, profit e no, programmare ogni azione su vari piani di strategia, che possono essere annuali per le attività ordinarie e pluriennali per una Vision che si strutturi nel tempo. Aree quali la gestione della Qualità e delle Risorse Umane, il Marketing, l’Innovazione e lo Sviluppo, la Comunicazione … sono risultate vitali per Fondazione Città Solidale, così come la cura degli Stakeholders ed il perfezionamento delle politiche di Fundrising, la gestione delle Risorse finanziarie e del Patrimonio …
I partecipanti alla formazione sono convenuti sul fatto che i tempi in cui viviamo risultano essere sempre più difficili, da una parte per la contrazione netta delle risorse e dall’altra per l’esponenziale crescita dei bisogni registrati nel territorio. Le realtà che operano nel sociale, come Città Soldiale, hanno la necessità, quindi, di programmare bene ogni attività al fine di contrarre i costi ma, soprattutto, di essere centrali ed efficaci nel ‘costruire’ politiche del territorio e cittadinanza. La realtà presieduta da Padre Piero Puglisi, nel corso degli anni, ha aumentato i servizi non solo offrendo risposte diversificate e qualificate ai più bisognosi, ma anche rispondendo alla richiesta di lavoro di molti giovani che hanno bussato alle porte dell’Ente. In quest’ottica, la Governance e lo staff di direzione della Fondazione risultano fondamentali, così come tutti gli operatori che, quotidianamente nelle strutture, rendono il loro servizio alle persone con difficoltà e disagio. L’anno appena avviato vuole essere vissuto dalla Fondazione nel segno del cambiamento, di ri-partenza, di un percorso operativo sempre più rispondente alle vecchie e nuove sfide, in linea con i tempi difficili e condizionati da riforme nel campo del Welfare più subite che rispettose della dignità dell’uomo che soffre e dei reali bisogni.
La quattro giorni è stata anche l’occasione per calendarizzare e programmare le attività che si realizzeranno nel breve periodo e nell’anno ormai avviato. E così, un nuovo tratto di strada è stato ormai aperto.