Si è tenuto nella mattinata di mercoledì di ieri, nella sala formazione Città Solidale, il saluto ufficiale e la consegna degli attestati ai volontari che terminano il periodo di Servizio Civile Universale nell’ambito del progetto “Mosaico”, gestito dalla Fondazione.
La loro esperienza, li ha visti impegnati negli ultimi 12 mesi presso diverse strutture della Fondazione: Catanzaro Minori, Centro Progetti, Il Rosa e l’Azzurro, L’Aliante, la Tenda di Mamre, L’Approdo, Nostra Signora di Guadalupe, Comunità San Domenico, un vero “Viaggio nel mondo della solidarietà”, un viaggio dentro di se alla ricerca di un chi sconosciuto che poi ti fa volare, un enorme bagaglio di conoscenze che non si impara in nessun libro! Un regalo che si custodisce con cura, da tirare fuori quando serve.
Dopo aver raccolto le testimonianze dei volontari – che hanno condiviso il vissuto, le emozioni, i sentimenti e gli stati d’animo che hanno arricchito la loro interiorità e la loro vita nell’arco dell’anno – il Presidente, p. Piero Puglisi, ha espresso loro il ringraziamento per aver scelto di prestare servizio a favore dei più poveri, gli ospiti della Fondazione. Lo stesso Presidente ha evidenziato che la Fondazione ha nella sua vocazione l’accoglienza di ogni persona che voglia condividere il percorso della solidarietà ed il servizio agli ultimi, sottolineando come tutto il gruppo è stato particolarmente propositivo nell’aiutare nel condividere con l’altro le proprie esperienze riuscendo a portare il proprio lavoro nel migliore dei modi. A conclusione dell’intervento, ha esortato i giovani a guardare, in futuro, l’umanità con occhi nuovi, occhi carichi di compassione e disponibilità soprattutto verso i meno abbienti e di farsi promotori di giustizia sociale, mantenendo sempre una viva sensibilità verso i temi del sociale, della povertà e della solidarietà.
Il Servizio Civile Universale, riservato a ragazzi e ragazze di età compresa tra 18 e 28 anni, rappresenta un’occasione per i giovani, per scoprire e sviluppare attitudini e sensibilità personali rendendosi parte attiva della comunità, un prezioso strumento di efficace formazione civile, una difesa della patria senza armi.
I “nostri volontari” sono stati una risorsa preziosa, con coraggio e con spirito di sacrificio si sono adoperati a sostegno del bene comune praticando i valori della pace e della condivisione in un anno scandito da momenti difficili a causa della Pandemia che ancora oggi rende il nostro futuro incerto. Questo servizio civile, diverso da quello degli altri anni, “arricchito” dalla situazione epidemiologica che stiamo ancora oggi vivendo, ha offerto ai volontari, ai responsabili del progetto, agli Olp (operatori locali di progetto) che ne hanno curato la formazione e l’inserimento nelle strutture ed agli operatori tutti che li hanno affiancati, una profonda riflessione e la riscoperta dei veri valori della vita.
Sono queste esperienze che nutrono lo spirito, danno coraggio ai sogni e svegliano l’animo dal torpore in cui è spesso immersa la nostra civiltà, consentendo di dare significato ai valori della semplicità, della dignità, della essenzialità.
La mattinata di lavoro si è conclusa con la consegna ai volontari degli attestati di servizio e con un momento di convivialità, nel rispetto rigoroso delle norme sancite contro il covid-19. Sono diciotto i volontari che hanno concluso il loro percorso: Aiello Giulia, Buttiglieri Federica, Caccia Marco, Cimino Giada, Fulciniti Fabiola, Gallo Giuseppe Alessandro, Loiarro Manuele, Marchio Jessica, Marra Annamaria, Nadile Lucrezia, Quaresima Denise, Rotundo Valeria, Samà Davide, Sammarco Martina, Spaccaferro Azzurra, Trapasso Denise, Tripodi Francesco, Vitale Matteo.