L’attività svolta dal Centro Antiviolenza di Fondazione Città Solidale in questi anni, ha evidenziato la necessità di un aiuto concreto finalizzato ad offrire, nel rispetto della riservatezza e dell’anonimato, accoglienza e protezione, nell’ambito di un programma individualizzato di recupero della propria dignità di donna e di madre, della stima di sé e del recupero delle risorse personali nella costruzione di un nuovo progetto di vita. Tante sono le donne che si rivolgono al Centro Aiuto Donna, dell’ente guidato da Padre Piero Puglisi, chiedendo di potersi allontanare dalla casa dove subiscono violenza. In ragione di tutto ciò, Fondazione Città Solidale, in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, ha inaugurato una nuova struttura denominata “Refugium”, che integra in maniera complementare i servizi del Centro Antiviolenza, destinato ad offrire servizi a donne in difficoltà e/o con figli, donne vittime di violenze e vittime di tratta. L’occasione è utile per sottolineare come l’Ente del Terzo Settore, che conta tra i suoi collaboratori numerose donne (persino in maggioranza), è impegnato da anni nella tutela e nella valorizzazione della donna quale essere umano, madre ma anche professionista. Questa giornata, dal rosso del sangue della violenza si tinge del giallo della mimosa, simbolo della forza e della femminilità che deve essere sempre ricercata e tutelata. La struttura ospita al momento un progetto, dall’omonimo nome, finanziato dalla Regione Calabria. Il percorso rispetta tutte le caratteristiche delle Case Rifugio, ed in particolare prevede dei colloqui volti all’ascolto delle donne, per la definizione dei propri problemi e la raccolta delle loro richieste ed esigenze, proseguendo con orientamenti e informazioni offerte dall’assistente sociale sul Servizio Antiviolenza e gli altri Servizi territoriali e, nel caso di richiesta, anche l’accompagnamento presso gli stessi servizi. Sono previsti altresì, colloqui e consulenze legali, anche questi finalizzati ad informare le donne circa gli strumenti giuridici attraverso i quali poter tutelare se stesse ed i propri figli, insieme alla consulenza psicologica, mirata ad offrire uno spazio di sostegno psicologico, volto ad un rafforzamento personale e all’emancipazione della situazione di maltrattamento. La casa, ovviamente, offre poi riparo, protezione, accoglienza residenziale, insomma un vero rifugio “caldo e carico di sostegno ed affetto”. L’obiettivo di questo progetto è offrire opportunità alle donne vittime di violenza, incoraggiarle nella decisione di allontanarsi dal contesto o dalla situazione dove viene subita violenza, garantendo protezione e tutela, il ritrovamento di energie e risorse personali ove riprogrammare un progetto di vita, in nome di un nuovo inizio per sé e per i propri figli. L’inaugurazione ha visto la presenza dell’Arcivescovo Bertolone, presidente della Conferenza Episcopale Calabra, che ha benedetto la struttura, dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali Gianluca Gallo, che ha sottolineato come risposte del genere, nel nostro territorio, siano la miglior celebrazione della Giornata Internazionale della donna. L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro Lea Concolino, ha con la sua presenza suggellato nuovamente la collaborazione dell’ente che rappresenta, con la realtà guidata da Padre Piero Puglisi e di come questo sogno sia stato realizzato con fatica e impegno da parte di tutti, impegno che si spera porti alla prosecuzione del servizio, oltre ai 12 mesi previsti da progetto. Intervento importante anche quello del consigliere regionale Baldo Esposito, il quale ha evidenziato come la rete tra pubblico e privato, la sinergia di diversi attori impegnati in unico obiettivo, riescano a concretizzare quanto oggi è stato inaugurato. Il Prefetto di Catanzaro, dottoressa Maria Teresa Cucinotta ha aderito all’iniziativa, inviando una sua collaboratrice a testimonianza che l’azione compiuta in questa giornata acquista un valore ancora più profondo nell’attuale momento storico, in cui i periodi di stringente lockdown rappresentano ed hanno rappresentato un alto rischio per le vittime di violenza domestica. Partecipazione significativa è stata anche quella del Comandante Tolomeo della Stazione dei Carabinieri di Catanzaro Lido, a voler così sugellare una collaborazione già esistente ma più che mai necessaria per un servizio di tale impatto. A dare il benvenuto alle autorità e ai responsabili delle altre realtà afferenti a Città Solidale è stato Padre Piero Puglisi con il consiglio di amministrazione della Fondazione e l’equipe tutta al femminile del REFUGIUM. Il rappresentante della realtà che opera ormai da vent’anni sul territorio della provincia di Catanzaro ha presentato la struttura e il progetto che attualmente ospita, ma con orgoglio ha raccontato le fatiche e l’impegno per la realizzazione di un sogno che l’ente conservava nel cassetto e che oggi costituisce una nuova tessera del mosaico che ha come obiettivo la costruzione di una Catanzaro sempre più solidale.