Si è svolta nella giornata di ieri l’iniziativa organizzata, in occasione della “Giornata mondiale del rifugiato” da Fondazione Città Solidale, dall’ASD Calabriando di Catanzaro, in collaborazione e con la partecipazione di: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato di Catanzaro; Associazione don Bosco e noi di Satriano.
L’iniziativa è servita a ricordare in questa occasione i tanti migranti e rifugiati, uomini, donne, minori e bambini con volti e visi, con nomi e cognomi che ogni giorno attraversano a piedi pericoli e distanze, rischiando la vita propria e dei propri figli, per fuggire da guerre, violenze, persecuzioni per motivi religiosi e politici, miseria economica, disastri ambientali, tragedie umane e nessuna prospettiva di vita e di futuro. Fuggono per il sogno di una vita migliore, per la speranza di un lavoro o solo di una esistenza serena. Fuggono da dolore e miseria, e tutti lasciano nelle loro case, i loro affetti, il loro cuore nei loro paesi. Spesso lasciano anche la vita, affondando con i barconi o morendo nei campi profughi di alcune nazioni, che sono più simili a campi di concentramento per innocenti.
L’iniziativa, a carattere ricreativo e ludico motorio, aveva tra gli obiettivi: sostenere un corretto rapporto con la natura; favorire condizioni di benessere psico-fisico; stimolare la solidarietà, la socializzazione e l’integrazione anche nei confronti di persone svantaggiate e di altra nazionalità; promuovere la conoscenza della storia e della natura del territorio ricco di elementi ambientali, storici, culturali e religiosi meritevoli di attenzione e valorizzazione; sensibilizzare sulla condizione e le difficoltà dei migranti e dei rifugiati.
L’escursione è partita dalla Torre Ravaschiera e lungo il fiume Ancinale fino al centro storico di Satriano (Cz), dove i camminatori sono stati accolti nei locali all’aperto del Centro don Bosco, che ha messo a disposizione i locali.
Durante le due ore di cammino, su strade secondarie poco battute e su sentiero sterrato, i partecipanti hanno potuto vedere la Torre Ravaschiera, antico mastio del 1500 ancora in piedi, seppur precario, nascosto nella valle dell’Ancinale; la chiesetta di Santa Tecla; la centrale idroelettrica che utilizza le acque dell’Ancinale e di altri torrenti; le opere della linea ferroviaria dismessa dal 1969, che collegava Soverato con Chiaravalle Centrale; l’antico sentiero (in località Pandini) che collegava Satriano al fiume sottostante; e infine, all’inizio del paese, la bellissima fontana Gatti (XVI secolo) con lo stemma dell’antica e nobile famiglia Ravaschieri.
L’iniziativa si è svolta su un sentiero bellissimo ma assolato, complice il gran caldo di queste ore, che ha aumentato le difficoltà del percorso, che si concludeva con una salita finale verso il centro storico. Tutti comunque sono giunti al termine, grazie al supporto dei responsabili dell’asd Calabriando Felice Izzi e Riccardo Elia. Alla fine il caldo e la difficile salita sono serviti per farci mettere nei panni dei migranti, che affrontano viaggi ben più lunghi, impegnativi, pericolosi e difficili di quello da noi fatto oggi, e che pure ci ha messo in difficoltà.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di più di 100 persone. Il gruppo, disciplinato e in fila, era formato da migranti e rifugiati ospiti dei Sai di Gasperina, Catanzaro, Satriano, San Sostene e Girifalco, dai loro accompagnatori, e dai camminatori dell’asd Calabriando e dai partigiani dell’Anpi di Catanzaro. Tutti indossavano la mascherina, ed anche il distanziamento sul sentiero è stato garantito. Grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa da parte di Domenico Torcia, referente Settore Immigrazione di Fondazione Città Solidale, che ha messo in evidenza come queste iniziative consentono di poter vivere emozioni uniche e consentono agli ospiti di poter sentirsi maggiormente integrati sul territorio.
All’arrivo il gruppo è stato accolto dal ViceSindaco Giuseppe Basile del Comune di Satriano, paese accogliente, antico e molto bello. Lo stesso ha salutato il gruppo elogiando l’iniziativa, che si è conclusa con la consegna ai cinque centri di accoglienza SAI presenti di alcune copie della Costituzione Italiana, donate da Mario Vallone dell’Anpi. Musica e colazione al sacco sono stati la degna cornice dell’iniziativa, che questo gruppo ripropone con modalità diverse ormai da anni, sempre in occasione della Giornata mondiale dei Rifugiati.