COMUNICATO STAMPA
La Sedicesima Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, che si celebrerà il 18 ottobre, rappresenta un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza e le Istituzioni sull’importanza della lotta alla tratta e della protezione delle persone vittima di grave sfruttamento. La Giornata, istituita nel 2006 dalla Commissione Europea, costituisce altresì un’occasione per fermarsi a riflettere su di un fenomeno che, da ormai molti anni, lambisce in maniera più o meno grave tutti gli Stati facenti parte dell’Unione Europea. Come testimoniano i dati raccolti dalle Istituzioni preposte, sono decine di migliaia le persone identificate quali vittime di tratta a scopo di grave sfruttamento. Ogni anno giovani donne, uomini, persone transessuali e minorenni vengono reclutati da organizzazioni criminali transnazionali per essere sfruttati nell’ambito della prostituzione, del lavoro gravemente sfruttato, dell’accattonaggio e delle economie criminali forzate (spaccio e furti), dei matrimoni forzati e del traffico di organi.
Quello della tratta di esseri umani, oltre a rappresentare una violazione dei basilari diritti umani, è un fenomeno complesso in costante evoluzione: per essere contrastato in maniera efficace risultano di fondamentale rilevanza gli interventi multi-agenzia e la cooperazione tra le varie Istituzioni.
La pandemia prima e lo scoppio della guerra in Europa dopo hanno rappresentato delle ulteriori sfide. Il generale aumento della povertà e le distruzioni scatenate dal conflitto hanno considerevolmente aumentato le vulnerabilità per milioni di persone, esponendole al rischio di essere reclutate da parte di reti criminali senza scrupoli. Negli ultimi anni si evidenzia come il reclutamento delle vittime avvenga sempre più attraverso le piattaforme digitali, tanto che la Commissione Europea ha dedicato a questo tema una delle quattro direttrici principali della strategia nella lotta alla tratta 2022-2025.
Nell’ambito dell’Emergenza Ucraina, le Istituzioni Europee, in sinergia con i singoli Stati, si sono attivate per ridurre al minimo il rischio di tratta e grave sfruttamento per i rifugiati ucraini. Il Dipartimento di Protezione Civile, in sinergia col Dipartimento per le Pari opportunità, ha destinato risorse aggiuntive al Numero Verde al fine di predisporre un assessment dei bisogni e implementare capillari interventi di informazione e prevenzione per la popolazione ucraina accolta nel nostro Paese.
La rete nazionale dei Progetti Antitratta e il Numero Verde Nazionale si impegnano nell’organizzare, nel rispetto delle prescrizioni volte a contrastare l’emergenza sanitaria, eventi di informazione e sensibilizzazione uniti dall’hashtag #liberailtuosogno.
Per maggiori informazioni sugli eventi di sensibilizzazione in programma si invita a visitare:
il sito del Numero Verde (http://www.osservatoriointerventitratta.it/),
le pagine Facebook del Numero Verde (https://www.facebook.com/NVAntitratta/)
e della 16° Giornata Europea contro la Tratta (https://www.facebook.com/GiornataEuropeaControLaTratta/).