Un cammino organizzato dai settori Disabilità e Immigrazione di Fondazione Città Solidale con la collaborazione dell’ANPI e del polo Grimaldi Pacioli Petrucci F.M. ed il patrocinio dei Comuni di Squillace e Catanzaro, che ha coinvolto studenti, giovani e cittadini. Le iniziative sono state inaugurate proprio nella sede del Grimaldi di Catanzaro, il 27 gennaio, con una mostra ed il 28 con un dibattito che ha visto protagonisti anche gli ospiti dei Centri Diurni di Fondazione che hanno interagito con gli studenti e hanno contribuito a rendere viva la riflessione sul tema del genocidio delle persone con disabilità.

Il Comune di Squillace ha ospitato l’evento finale, nella Casa delle Culture, con il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati, ospiti dei SAI di Città Solidale. Ad aprire la mattinata proprio Padre Piero Puglisi che ha centrato il suo intervento sul tema dell’accoglienza e su quanto l’odio razziale possa rappresentare un forte pericolo ancora oggi.

A fare da eco e a raccontare il lavoro svolto, anche agli studenti presenti dell’I.C. di Squillace, accompagnati dalla prof.ssa Rizzo Daniela,  il Responsabile del SAI CZ Minori,  Maurizio Chiaravalloti a cui hanno fatto seguito l’Assessore alle Politiche Sociali di Squillace, Caristo Francesca, l’Assessore alle Politiche Giovanili, Mellace Natascia, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Lioi Daniela e il Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco e l’Assessore alle Politiche Sociali di Catanzaro, Nunzio Belcaro a sancire la collaborazione tra il Comune Capoambito e Squillace in termini di accoglienza.

A parlare nello specifico della Shoah e a raccontare la mostra concessa dall’ANPI, proprio il sig. Vallone Mario, Presidente Provinciale dell’Anpi Catanzaro.  Interventi profondi ed accompagnamento canoro e musicale sono stati realizzati dai minori del Sai di Squillace e dagli studenti della scuola. “Ricordare è un dovere di civiltà, è comprendere che può succedere ancora e bisogna, dunque, lavorare perché l’odio non venga iniettato nelle vene della società. Seminiamo e moltiplichiamo allora gesti che bandiscono l’antisemitismo e costruiamo fraternità, accoglienza e comunione” con queste parole Padre Piero Puglisi ribadisce l’impegno della sua ETS e il lavoro di sensibilizzazione che da anni si porta avanti in rete con diverse realtà.