Il nuovo anno sociale di Fondazione Città Solidale si apre con una ricorrenza importantissima. L’ente no profit, nato dalla Caritas Diocesana e dalla creatività di un giovane sacerdote nel 1999, compie 20 anni. 20 anni di storia e di risposte per svariati tipi di disagi, 20 anni di sperimentazione e di fermento continuo, 20 anni di relazioni e rapporti umani. L’esperienza e la crescita di Città Solidale nel corso di questo arco temporale non ne hanno sancito però una staticità, un consolidamento ed affossamento delle risposte, tutt’altro, il 20esmo anno è per l’appunto dedicato al cambiamento. Cambiamento intrinseco alla Fondazione fin dalla sua nascita. Da piccola realtà nata con un solo servizio e con una manciata di operatori, ad una risposta diffusa e capillare sul territorio provinciale che conta oltre 15 servizi e circa 100 figure professionali. Soprattutto però Organizzazione che muta con la collettività. Nella società più “social”, anche Città Solidale ha mutato il suo modo di comunicare, aprendosi ai linguaggi diretti e istantanei dei social e dedicando un gruppo di lavoro all’aspetto della Comunicazione. “Comunicare quello che facciamo non è autoincensarsi, vantarsi dei risultati, ma diffondere il bene, contagiare, perché molti si sentano invogliati ad amare, servire, dare se stessi, condividere ciò che possono; è un modo di testimoniare che la passione e l’impegno che ogni operatore della Fondazione mette nel proprio lavoro quotidiano aiuta questo mondo a diventare migliore, solleva ed incoraggia centinaia di fratelli e sorelle che vivono nel disagio, comunica un messaggio importante: LA SOLIDARIETA’ CAMBIA IL MONDO”. È questo il senso che Padre Piero vuole dare al nuovo stile comunicativo della Fondazione. Il Presidente dell’Organizzazione NO Profit, che si avvia a diventare Ente del terzo Settore, ha voluto condividere la gioia del traguardo raggiunto dalla sua creatura con gli operatori i loro familiari e i volontari, con una festa nella serata del 24 settembre, giornata in cui nel lontano 1999 si costituiva ufficialmente la Fondazione. La serata, all’insegna della memoria e della storia, ha rappresentato il preludio di un nuovo percorso di Città Solidale, che facendo tesoro di quanto fino ad oggi ha costruito, intende dare risposte sempre più consistenti a problematiche esistenti ed emergenti.