Offrire anche solo un bicchiere di acqua o dare la vita sono due estremi ma dicono lo stesso movimento: dare. Nel vangelo il verbo amare si traduce proprio con dare: “Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio” e “non c’è amore più grande che dare la vita”. Dare acqua e alla portata di tutti, un gesto non banale ma vivo. Dare acqua per dissetare … l’acqua che è nel nostro cuore e che raggiunge il cuore dell’altro. Dare … è questa la pedagogia di Gesù che abbiamo imparato e che vogliamo diffondere sempre più. Al centro del vangelo, della nostra salvezza, c’è la croce ma il vangelo è anche in un bicchiere di acqua. Ogni gesto compiuto con amore ci avvicina all’assoluto di Dio. Amare non è solo emozionarsi, commuoversi, amare è dare e si traduce in un verbo fattivo, semplice, concreto, di mani, il verbo dare.
La Fondazione è sempre stata a fianco della persona bisognosa. Esistono strutture che sul territorio provinciale ma anche regionale hanno fatto e fanno la storia, basta salire in Centro a Catanzaro e far visita alla Struttura di accoglienza L’Aliante per capire che le difficoltà economiche, la mancanza di una stabilità alloggiativa, possono condurre l’essere umano verso una condizione di estremo disagio. Anche la Casa di Accoglienza La Maddalena, seppure in forma temporanea, ha cercato di dare risposte alla povertà. La chiave di volta si è avuta con la nascita della Struttura OASI DI MISERICORDIA, sita inizialmente in via Civitavecchia 56, a Catanzaro Lido, e inaugurata a breve in centro città, nella sede di via Carlo V. Nata nell’anno della Misericordia, la struttura è diventata la “piccola” porta della misericordia nel nostro territorio, ovvero la casa significativamente intitolata al Doctor caritatis – come ci piace chiamarlo – Giacomo Cusmano, che nel secondo ottocento siciliano, dette la prova concreta che anche gli incapienti possono avviare imprese di solidarietà e carità, investendo spiritualmente e materialmente per soccorrere chi aspetta almeno un “boccone quotidiano” dal prossimo. In tal modo, il nostro territorio diocesano ha un centro organizzato che si fa prossimo verso chi ha bisogno e mostra attivamente
che la misericordia non deve essere solo annunciata, ma “fatta”, per ciò che si può e finché si può . Sono i numeri dei servizi erogati da Città Solidale a dare rilevanza al fenomeno della povertà. L’Oasi di Misericordia negli anni 2017 e 2018 ha accolto complessivamente 136 perone per ciò che concerne il servizio notturno, ma ha distribuito 25.000 pasti attraverso la mensa itinerante. Si tratta di una lampada, di una debole luce che sposta il suo raggio ma non smette di splendere e che comunque serve ad indicare e rimandare alla presenza provvidente di Dio ed è dunque una luce che non si può spegnere e non può essere spenta.