FQTS, il percorso formativo per gli Enti e le reti di Terzo settore meridionale promosso dal Forum del Terzo Settore nazionale e dal CSVnet ha visto il suo avvio il 23 gennaio a Salerno. Il progetto ha scelto per questa annualità di focalizzarsi su coesione sociale, valore e ruolo del terzo settore e sulla centralità strategica di lavorare per la coesione sociale delle comunità, con l’obiettivo di migliorare il benessere, la qualità della vita, la sicurezza e la democrazia. Nelle tre sessioni formative verranno quindi approfondite una pluralità di dimensioni:

  • strutturali: i meccanismi di inclusione ed esclusione, l’accesso alle opportunità, il grado di mobilità sociale, la divisione del lavoro e la struttura delle disuguaglianze;
  • culturali: il grado di condivisione di norme e valori; il riconoscimento o il rifiuto di determinati gruppi sociali e il grado di tolleranza;
  • proattive: la partecipazione alle attività collettive e l’impegno all’interno di associazioni, reti, forme di cittadinanza attiva, istituzioni.

Il Terzo Settore non costituisce, in questa impostazione, semplicemente un soggetto operativo, ma è parte della soluzione perché attore politico vicino ai bisogni e capace di attivare partecipazione. Il percorso non intende fornire nozioni, ma coinvolgere il singolo ETS in una progettazione concreta da realizzarsi o avviare entro settembre. Ogni realtà del sociale, dopo il primo incontro, avrà, infatti, assegnato un animatore territoriale che guiderà i partecipanti nella realizzazione delle azioni e coordinerà le relazioni tra il direttivo dell’ETS e il collaboratore e i docenti di FQTS. Nello specifico, ad esempio, la partecipazione alla linea formativa inerente la Comunicazione condurrà l’ETS, attraverso un’opera di mediazione tra corsista e dirigenza, alla realizzazione di un piano di comunicazione basato sui bisogni della singola realtà, la cui idea è stata già condivisa in questo primo incontro, con la partecipazione attiva dei presidenti attraverso webconference. Un incontro di diverse realtà, che ha iniziato a generare confronto, rete, sapere, ma che troverà riscontro nelle realtà territoriali attraverso una nuova modalità di leggere ed interpretare il sociale.

Nella foto i dipendenti della Fondazione delegati al Corso formativo